Clementina sfida il bombardiere Pippo sul ponte della Baracca. Un racconto di Amanda Marzolini

Foto: Zia Clementina

Clementina sfida il bombardiere Pippo sul ponte della Baracca. By Amanda Marzolini

Durante la Guerra 1940/45, la gente di montagna macinava km per poter recuperare i viveri. Cosi’ fecero anche Antonietta Viazzani, insieme a sua zia Clementina Cattini (in Fulgoni) di Grezzo. Erano andate da Cacrovoli (Bardi) a Gravago a piedi per castagne. Antonietta avrá avuto una quarantina di anni ma sua zia era molto più anziana, nonostante l’età però ella  giro’ per i boschi tutto il giorno ugualmente con la nipote e dopo il raccolto, si misero per strada per tornare a Cacrovoli tramite il ponte della Baracca. Di strada ce ne e’ un bel po’ a piedi!!

Quando giunsero a metá del ponte arrivo’ l’aereo “Pippo” , che era il nome con cui venivano indicati dalle nostre genti, tutti gli aerei bombardieri anglo – americani. Pippo voleva bombardare e distruggere il ponte per interrompere la strada ai tedeschi e poco gli importava di Antonietta e Clementina…Antonietta fece una corsa, gettando le castagne nel Ceno per poi infilarsi sotto a degli alberi alla fine del ponte. La zia Clementina peró,essendo più anziana e abbastanza robusta di corporatura, non riusciva a correre più di tanto. Nonostante questo, e molto stoica di carattere, non sacrificó il sacchetto di castagne per aleggerirsi. Arrivó quindi pian pianino alla fine del ponte con il sacchetto intatto! Pippo la aveva risparmiata e anche successivamente, non era mai riuscito a bombardare il lungo ponte della Baracca, come altre zone strategiche, forse perche’ i piloti ci provavano ma alla fine temevano sempre le manovre da farsi in zone chiuse o impervie come le nostre, senza rischi di finire su qualche ostacolo naturale durante avvicinamento , sganciamento e fuga.

La lezione di Clementina.

Sta di fatto che ha avuto ragione Clementina su Pippo a salvare le sue castagne , Clementina, che resasi conto di non poter correre e tornare indietro, e’ andata avanti lo stesso ,, con il suo sacchetto di castagne, secondo il suo passo, senza panico ma appunto stoica. Ha raggiunto l’ obiettivo, ha salvato il bottino, ha arginato l’ostacolo e la minaccia del bombardiere. Metaforicamente, quante volte nella vita un bombardiere Pippo ci insegue, sta sopra le nostre teste e i nostri pensieri mentre attraversiamo il ponte della vita? Quante volte le persone scappano , buttando via il raccolto per paura ? Tante. Spesso bisognerebbe essere fermi nelle intenzioni come Clementina. Un grande nemico come Pippo non poteva sfidare le vette , i fiumi della Valceno e nemmeno la zia Clementina.

Allora questa narrazione oltre che narrarci un aneddoto di guerra, ci insegna anche un po’ di filosofia.

Questa bella storia particolare, curiosa e a lieto fine, mi e’ stata fornita dall’amico Romano Viazzani, col quale vi e’ un continuo scambio di memorie e foto di un tempo per tenere viva la memoria dei vecchi abitanti di Cacrovoli.

Antonietta era sua nonna e Clementina sua prozia. Le ricordiamo con affetto.

ZIA ANTONIETTA

 

 

 

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