30 Aprile 1924 – 2024. Bardi. Un matrimonio di cento anni fa

GIUSEPPE MAZZADI – 30 APRILE 2024

Dalle foto gelosamente custodite da mia zia Laura, compare un piccolissimo album di cartone molto datato nel quale sono incastonate, come si faceva una volta, alcune fotografie 6 x 10 che sanno di tempi antichi: è un ricordo di nozze, accompagnato da un biglietto augurale scritto in bella calligrafia (del fotografo?), che differenza con gli attuali servizi di nozze!
Le scene si svolgono a Bardi il 30 aprile 1924, esattamente 100 anni fa!
Gli sposi sono i miei nonni paterni, Giuseppe “Pippo” Mazzadi e Franca Rabaiotti. Lui nato a Bardi nel 1902, lei a Grezzo un anno dopo. Lui figlio di Giovanni, uomo di Alpe di Bedonia, bardigiano d’adozione in quanto sposato alla bardigiana Domenichina Moruzzi, morta 11 giorni dopo aver dato alla luce Pippo; lei nata a Grezzo figlia di Antonio (emigrato in Galles con i tre figli maschi, dove sono tutti sepolti) e Caterina Basini Gazzi. Di mia nonna i lettori potrebbero ricordare due sorelle: Maria, sposata con Alfredo “u Deccu” Tedeschi e Jolanda sposata con Carlino Vaccari, patron del mitico “Bue Rosso”.
Le poche, ma significative fotografie del servizio ritraggono gli sposi all’uscita dalla antica chiesa di Bardi dedicata alla Visitazione delle Vergine a Santa Elisabetta (che si può vedere nelle due antiche cartoline allegate) che, esattamente 10 anni dopo lascerà il posto alla nuova, e attuale, parrocchiale dedicata alla Vergine Addolorata.
Poi seguono le foto del corteo nuziale che sale in Castello, sede municipale, per la registrazione del matrimonio civile, e due scatti che ritraggono gli sposi nell’atto di apporre la firma sul registro di fronte al Sindaco riconoscibile dalla fascia tricolore che al tempo si indossava in vita. Il piccolo album contiene anche una fotografia che ritrae, in posa, il padre dello sposo ed il fratello Leopoldo “Poldo”, figlio della seconda moglie di Giovanni, Virginia Cavalli, che laureatosi in medicina eserciterà la professione in California.
I giovani sposi, trascorreranno i primi anni a Bardi dove nascono i primi due dei cinque figli, Domenica “Ninì” e Antonio “Ninetto”, e poi lasceranno Bardi trasferendosi nel piacentino dove nasceranno Giovanna, Gianpaolo e Laura e dove Pippo gestirà fino alla sua morte il podere denominato “Tavernello” lungo la via Emilia, presso Pontenure.
Tante cose si potrebbero scrivere sulle persone citate e sulle loro storie che si sono intrecciate con la grande Storia in anni anche tumultuosi, ma mi fermo qui, lo scopo è solo condividere queste “ritrovate” fotografie per il loro valore di testimonianza della storia di Bardi, il luogo natio che i miei nonni hanno portato nel cuore fino all’ultimo giorno del loro cammino terreno.

 

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