Bardi. 23 Aprile. “I 50 anni del Centro Studi Valceno”. Il programma

Il 23 Aprile di 50 anni fa, sotto la presidenza del cardinale Antonio Samorè venne insediato il Comitato Promotore per costituire il Centro Studi della Valle del Ceno.
Fu proprio nell’aprile del ’73 che il nostro cardinale volle costituire la quarta ambiziosa istituzione nel nostro territorio dopo Villa Mater Gratiae, Casa della Gioventù e Scuola Materna. 
Oltre a sottolineare il ruolo determinante che ha avuto il Centro Studi nell’organizzazione di mostre, tavole rotonde, pubblicazioni non si può dimenticare l’importanza che ha avuto il Centro nel ripristino di ciò che rappresenta la parte più cospicua del patrimonio storico valcenese: la fortezza di Bardi.
Il progetto “Centro Studi”, fondato nel 1973, ma ponderato dal cardinale Samorè fin dal 1965, nasce da aspirazioni e speranza, alcune realizzabili nel presente ma altre proiettate nel futuro. Le vere finalità del Centro, non si esauriscono nell’organizzazione di manifestazioni culturali, ma mirano anzitutto a consolidare e rafforzare il tessuto stesso della comunità bardigiana e valcenese, riunendola intorno alla sua storia, incoraggiandola a conservarne i valori più autentici e più meritevoli di divenire tradizione, portandola ad una maggiore consapevolezza della propria identità. Si tratta, quindi di un disegno lungimirante del “nostro” cardinale , di un uomo in cui gli ideali della fede e della cultura si erano fatti concreti e pratici e in cui il reale amore per la propria terra si era trasformato in azione tesa a promuovere tutto ciò che poteva essere di beneficio per il proprio paese.
Dopo la sua scomparsa, avvenuta il 3 febbraio 1983, (celebriamo quindi anche il 40° della sua dipartita), siamo profondamente grati e debitori ai successivi presidenti: Alberto Tassi Carboni, Vito Fumagalli, Dorino Margaritelli, Stefano Segadelli e Caterina Siliprandi, che, con grande volontà, capacità ed impegno hanno portato avanti e sviluppato l’attività e le iniziative del Centro Studi.

Il Presidente
Ing. Andrea Pontremoli

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