VALCENOLANDI. LA NOBILE IPPOLITA TRIVULZIO DI RICCARDO DE ROSA

 

 

Il 20 febbraio 1616: Onorato II Grimaldi, Signore di Monaco, sposa a Milano la Principessa Ippolita Trivulzio. La ragazza era stata scelta congiuntamente da Onorato e dallo zio materno Federico Landi, suo tutore. Ippolita è giovane, bella, ambiziosa, intelligente, insomma ha tutte le carte in regola per divenire la moglie di un capo di stato, inoltre viene da una famiglia che rappresenta uno dei pilastri fondamentali della storia di Milano e della Lombardia. La coppia poche settimane dopo il matrimonio arriva a Monaco, che trovano impoverita e depressa dai troppi, lunghi anni dell’assenza dei Grimaldi. Ippolita è un appoggio di importanza fondamentale per il marito, soprattutto nei difficilissimi rapporti con l’alleato spagnolo: è nata lei stessa in una terra dominata dagli Asburgo, degli ispanici conosce gusti, abitudini, mentalità e lingua, infatti parla correntemente castigliano. Inoltre, prima del matrimonio, è stata preparata ai compiti che l’avrebbero attesa quale moglie di un capo di stato, si intende di giustizia, amministrazione, governo dello stato, tali erano le sue capacità che di lei si diceva che sembrava “quasi nata nella corte”. Onorato la stimava moltissimo e le lasciava molto spazio, che lei usava con intelligenza e tenacia, accattivandosi la simpatia di molti funzionari, ufficiali e nobili spagnoli. Inoltre, elemento da non sottovalutare, quando, a partire dal 1616, il marito inizia a chiamarsi non più Signore, ma Principe di Monaco, Ippolita diviene di fatto la prima Principessa di Monaco. Quando muore, nel 1638, saranno in molti a piangere la scomparsa di una donna che ha lasciato un impronta nella storia

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