LO STEMMA DEL COMUNE DI VARANO DE MELEGARI. VALCENOSTORIA

“Bandato d’oro e di rosso, di dieci pezzi, a due torri d’argento, munite di tre merli alla guelfa, finestrata di nero, fondate sul sommo di una rupe isolata d’argento, poste una nel cantone sinistro del capo, l’altra nel cantone destro della punta ed attraversanti sul tutto”. (Blasone di Marco Foppoli). 

Lo stemma abitualmente in uso da parte del Comune, e riportato in una grande immagine all’interno della sala del Consiglio Comunale, è sormontato da una corona “tollerata” di nobile italiano, caso piuttosto singolare nella regione. 

Si tratta, in verità, dello stemma “parlante” della estinta famiglia dei Castelletti, o da Castelletto, che ebbero il piccolo fortilizio di Serravalle Ceno (detto appunto “Castelletto”) per conto dei Pallavicino nel XIV secolo, ed ampie proprietà tra Varano e Pellegrino Parmense. Venne loro concesso il diploma di nobiltà, nella persona di Francesco Castelletti, dal duca di Milano Francesco Sforza nel 1463. Il loro stemma era dipinto all’interno dell’antica pieve di Serravalle con, ai lati, le iniziali C. A. ma oggi è scomparso. 

Dopo l’Unità d’Italia il nuovo Comune di Varano adottò lo stemma dei Castelletti, ritenendolo il più antico segno della comunità, che aveva appunto in Serravalle la sua sede (accanto alla pieve sorge, ancora oggi, un antichissimo battistero che testimonia l’importanza di quel tempio, che si ritiene il più antico di tutto il Parmense). 

http://www.araldicacivica.it/stemmi/comune/varano-de-melegari/

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