CORREVA L’ANNO 1971. TRAGICO SCONTRO DI AEREI SUL MONTE PELIZZONE. – 1^ PARTE

GAZZETTA DI PARMA VENERDI’ 14 MAGGIO 1971 – PRIMA PAGINA. SUL MONTE PELIZZONE, DURANTE UN VIOLENTO TEMPORALE. TRAGICA COLLISIONE IN VOLO DI DUE AEREI NEL PARMENSE.

Sono rimasti coinvolti due F-84F militari di stanza a Piacenza. I piloti hanno trovato orribile morte, mentre un uomo e una donna che transitavano in motocicletta sulla provinciale Bore-Bardi, sono rimasti feriti dalle schegge. La testimonianza di un contadino che ha assistito alla drammatica scena.

Sciagura aerea nel cielo del parmense. Due caccia bombardieri F-84F in normale volo di addestramento sul nostro Appennino, quasi ai confini con la provincia di Piacenza, mentre sorvolavano le pendici del monte Pelizzone sono venuti a collisione e sono precipitati al suolo disintegrandosi. I due piloti che si trovavano a bordo non sono riusciti a mettersi in salvo ed hanno trovato orribile morte. Le vittime sono il sottotenente Roberto Varaldo, di 25 anni, nativo di Cairo Montenotte (Savona) e residente a Piacenza e il sottotenente Aldo Spagnoli, di anni 23, da Averna di Pordenone, domiciliato a Torino. Il Varaldo era sposto da un mese. La tragedia è accaduta alle ore 10,30, mentre sulla zona imperversava un forte temporale. I due caccia si erano alzati alle 9,36 dall’aeroporto piacentino, dirigendosi verso la catena appenninica e puntando verso il monte Pelizzone, che segna il naturale confine fra le province di Parma e Piacenza. Volavano ad un centinaio di metri dalla vetta che in quel momento era avvolta in una leggera coltre di nebbia; probabilmente i due piloti hanno accennato ad una cabrata, ma i due aerei si sono avvicinati troppo e le ali si sono toccate. E’ bastato un attimo perché la sciagura maturasse, poi un tremendo boato ed una lunga lingua di fuoco ha avviluppato la zona,. Uno dei due F-84F si è disintegrato in aria, l’altro è precipitato, schiantandosi contro la fiancata del monte a circa trecento metri dalla vetta. Sembra che uno dei piloti abbia tentato di salvarsi; il suo corpo è stato infatti trovato a terra legato al paracadute: l’altro, invece, prima di finire a terra carbonizzato, è caduto sui fili della luce. I resti dei veicoli si sono sparsi nel raggio di due chilometri. Pietro Todesco, 45 anni, del luogo, è l’unico testimone oculare. Stava facendo legna in un boschetto. Al rumore degli aerei in volo ha buttato un occhio verso l’alto; li ha visti toccarsi, poi si è gettato a terra, accecato dal bagliore. Due motociclisti che stavano viaggiando sulla provinciale per Bardi, che si arrampica proprio sotto il monte Pelizzone, Antonio Conti, di anni 50, di Pozzolo di Bore, che era alla guida di una “Gilera” e Alice Nicoli, di anni 33, che era seduta sul sellino posteriore sono stati investiti dalle fiamme e bersagliati dalle schegge. Il Conti e la Nicoli si erano trovati casualmente da un dentista a Bardi e stavano rientrando alle loro abitazioni. Entrambi hanno riportato ustioni al viso e alle gambe. La donna ha dovuto ricorrere alle cure dai sanitari dell’ospedale di Fidenza.

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By Giuseppe Beppe Conti FB

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